Borg-Resitance: l'invito - il fronte

Nel 1999, con l’obiettivo di diffondere la nostra musica anche in contesti non politicizzati, abbiamo dato vita insieme ad altri gruppi prodotti da Rupe Tarpea ad una serie di concerti a cadenza fissa chiamati Borg Resistance.
I concerti si sono svolti in un locale affittato a Roma sulla Prenestina.
Alle serate hanno suonato:

• Aurora
• Hobbit
• Zeta Zero Alfa
• Tempo Scaduto
• Junker
• Rockaforte
• Imperium

Nell’ambito di tale rassegna furono presentati il nuovo disco degli Hobbit “Viaggio al termine della notte” ed il 45 giri di esordio degli ZetaZeroAlfa dal titolo “Boicotta“.

Vi consigliamo di andare a vedere la pagina del vecchio sito di musicazione relativa a Borg Resistance la troverete ricca di spunti interessanti.

La pagina riporta il testo di un volantino che fu diffuso unitamente a 5000 inviti formato cartolina (come si usavano per promuovere le serate in discoteca a quei tempi) che distribuimmo un pò in tutti i Pub di Roma.

Borg-Resitance: l'invito - il retro

Vi faranno riflettere alcuni contenuti di tale pagina, contenuti decisamente in anticipo su fenomeno no global che sarebbe esploso di li a qualche mese:

Da dove nasce la necessitá di fare dei concerti per combattere degli alieni che non esistono in altri luoghi se non in televisione? perché proprio dei concerti? Pensiamo che i Borg siano la metafora perfetta della non-cultura mondialista e massificatrice, la metafora perfetta del consumismo sfrenato. I grandi mass media, le multinazionali, il grande sistema che sforna individui che nella vita altro obbiettivo non hanno che quello di seguire le direttive della grande mente: comprare, consumare, produrre e lavorare senza avere il tempo di chiedersi perché e senza protestare. Questo per noi sono i Borg e ad essi ,a questa grande creatura che ci vuole privare della nostra essenza e rendere tutti uguali noi ci opponiamo fermamente. La nostra arma é il nostro modo di essere, la bellezza della nostra cultura e la consapevolezza di quanto belle possano essere le diversitá tra tutte le culture e le tradizioni. La nostra musica….libera espressione delle nostre emozioni e della nostra concezione della vita, lontana dal materialismo sfrenato della societá postmoderna, libero inno a una cultura millenaria che non vuole morire….canzoni che parlano di tutto quello che la non-cultura mondialista ci vuole far dimenticare: la prioritá dell’essere sull’avere e sull’apparire , la cultura della vita, la consapevolezza di un passato e di un destino comune con tutti i popoli europei. Questa la nostra arma, il nostro modo di essere, la nostra barricata !